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Nel mio immaginario la Siberia era una terra piatta, fredda e nevosa; non avrei mai pensato di poterci arrampicare.
Russia
Spedizione / Bigwall
The Red Corner, From Zero to Hero, Wake up in Siberia, Sketchy Django
The Commander, The General, The Monk
240-450 m
6a+ 7c+
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Prima di partire eravamo angosciati per gli orsi, ma in realtà, appena giunti al campo base, abbiamo capito che avremmo dovuto fare i conti con un grattacapo ben diverso: le zanzare, che hanno reso la nostra permanenza un inferno. Non ne avevamo mai viste così tante in vita nostra.
L’idea della Siberia è nata di sera in un bar, quando, durante un meeting del team The North Face, abbiamo iniziato a fantasticare su dove avremmo potuto arrampicare tutti insieme. Volevamo esplorare un posto sperduto, per aprire nuove vie e vivere un’esperienza inusuale. Trovare un compromesso, in principio, non pareva semplice: ciascuno di noi aveva in testa una meta differente; ma non appena Iker ed Eneko hanno messo sul piatto le foto di tre pareti in Siberia, l’unanimità ha preso il sopravvento: sembravano magnifiche e inviolate ed eravamo incuriositi dal paese che le ospitava; nel nostro immaginario la Siberia era un luogo freddo e piatto, mai avremmo pensato di poterci scalare.
A inizio luglio, dopo diversi giorni di viaggio, e alcuni problemi burocratici, abbiamo finalmente raggiunto la destinazione, allestendo il campo base vicino a un laghetto, proprio a poche centinaia di metri dalle pareti; la location era stupenda, se non fosse stato per le zanzare: non ne avevo mai viste così tante in vita mia. Quei fastidiosissimi insetti ci hanno messi a dura prova, trasformando in un incubo le nostre tre settimane di permanenza.
Le pareti erano praticamente vergini, prima di allora erano state esplorate solamente da un gruppo di australiani: il terreno di gioco perfetto per centrare il nostro obiettivo, ovvero aprire le linee che ci sarebbero apparse più logiche, nello stile più pulito possibile, usando quasi esclusivamente protezioni mobili e ricorrendo a spit o a chiodi solo dove non avremmo potuto fare altrimenti.
In quelle settimane, quando le condizioni meteo ce lo consentivano, abbiamo aperto e liberato diverse vie, la maggior parte in un unico push, seguendo le linee più evidenti e impiegando esclusivamente protezioni mobili; l’unica eccezione è stata fatta per la via più difficile, che abbiamo lavorato utilizzando corde fisse, piantando anche, a mano, cinque spit.
The Red Corner (7c+, 450m), The Commander, From Zero to Hero (7a, 490m), The General, Wake up in Siberia (6b, 240m), The General, Sketchy Django (6a+, 400m), The Monk